In questa pagina raccogliamo le parole, le esperienze e le riflessioni degli operatori, dei familiari e degli anziani che vivono nelle RSA al tempo del Covid-19 a dimostrazione che parlare è possibile, la resilienza è possibile, la solitudine non è una conseguenza inevitabile del cosiddetto distanziamento sociale. Il nostro contributo, come operatori capacitanti, sta nella pratica della vicinanza e dell’ascolto. Inoltre cominciamo a interrogarci sul dopo: che cosa possiamo imparare da questa emergenza? quali cambiamenti positivi potremo introdurre?
6 novembre 2020 Covid-19. Conversazione telefonica con un familiare. Sull’ascolto accogliente
5 novembre 2020 Covid 19. Gruppo ABC a distanza. Sul 6°, 7° e 8° Passo. Daniela Ciorciaro (commpv)
6 ottobre 2020 Covid 19. Sull’importanza del primo incontro. Vorrei poter dormire Elena Giachetti
24 settembre 2020 Covid 19. Videochiamata Skype con un familiare. Sul Riconoscere le emozioni e sull’ Accompagnare in un mondo possibile Francesca Rubino (commpv)
11 settembre 2020 Covid 19. Conversazione telefonica Claudia Barbera (commpv)
6 giugno 2020 Covid-19: Sugli Indicatori di Felicità Conversazionale (IFC)
5 giugno 2020 Covid-19: Sul cambiamento di stanza reso necessario dalla positività del tampone Marina Gallo(commpv)
25 maggio 2020 Covid-19. Un intervento psicologico tramite WhatsApp Alberto Longhi
23 maggio 2020 Covid-19: un disagio affrontato con pacatezza Mina Mantova(commpv)
22 maggio 2020 Covid-19, isolamento e senso di colpa Diana Popescu (commpv)
12 maggio 2020 Covid-19. Sulla comprensione del contesto, la competenza a contrattare, il cambiamento Roberta Borri (commpv)
11 maggio 2020 Covid-19. Un tempo sospeso Katia Schmidt
3 maggio 2020 Covid-19: Sulla fatica e la felicità possibile con le parole
1 maggio 2020 Covid-19: Frammento di vita quotidiana Valentina Taramelli
28 aprile 2020 Covid-19: La consulenza telefonica dello Sportello Alzheimer: sul Riconoscimento delle emozioni Barbara Corti
24 aprile 2020, rev. 24 ottobre Covid-19: Un progetto intergenerazionale. Sull’emergere delle emozioni, il riconoscimento e la condivisione Paola Benetti (commpv)
VIDEO: La tragedia della pandemia può farci migliorare? (37:27) Marisa Stellabotte conversa con Pietro Vigorelli
Si può essere capacitanti anche in emergenza Dario Ferrario
Una quarantena speciale Michela, fisioterapista
Un tempo sospeso Katia Schmidt
Un Centro Diurno a distanza è possibile? Pietro Vigorelli
Sulla fatica e la felicità possibile con le parole Daniela Pellerino
Frammenti di vita quotidiana Valentina Taramelli
Siete tutti miei nonni Flavio Pagano
La consulenza telefonica dello Sportello Alzheimer ai tempi del Coronavirus: sul Riconoscimento delle emozioni Barbara Corti
Cronache minime Barbara Corti
Un progetto intergenerazionale raccontato da una residente Paola Benetti
Sulle emozioni degli anziani, dei familiari e degli operatori durante la pandemia da Covid 19 Elena Giachetti
Un caso di doppia quarantena Pietro Vigorelli
Sulla fatica e le paure degli operatori nelle RSA Pietro Vigorelli
Sui pensieri di chi non può lavorare in trincea con i colleghi lettera firmata
26 marzo 2020 Emergency risponde alla chiamata del Comune di Milano sui servizi di supporto alla cittadinanza, offrendo la propria disponibilità per l’emergenza Covid-19. Tramite la piattaforma Milano Aiuta del Comune a partire da oggi l’organizzazione attiva un servizio per le richieste di trasporto di beni (alimentari, farmaci o altri beni di prima necessità) per gli over 65, coloro a cui è stata ordinata la quarantena e le persone fragili a rischio movimento. I volontari di Emergency e delle Brigate della solidarietà daranno in questo modo un aiuto agli anziani e alle persone affette da patologie croniche o immunodepresse che rappresentano i soggetti più a rischio in caso di contagio da coronavirus e ai quali è stato raccomandato di rimanere a casa. Il servizio sarà attivo dalle ore 9 alle 13 dal lunedì al venerdì chiamando il numero di telefono 020202 ed è completamente gratuito.
.
- un tempo di ascolto per i problemi e le soluzioni presenti nelle diverse realtà dei partecipanti;
- la riflessione comune su come l’Approccio Capacitante possa contribuire a tener viva la parola e a promuovere la convivenza sufficientemente felice anche di fronte all’epidemia e alla morte.